Perplexity, il boom dell’intelligenza artificiale che ridefinisce il mercato

Scopri come Perplexity ha gestito 250 milioni di query in un mese e lanciato un innovativo programma di condivisione dei ricavi con gli editori.
  • Perplexity ha gestito 250 milioni di query in un mese, rispetto ai 500 milioni dell'intero anno precedente.
  • Ha lanciato un programma di condivisione dei ricavi con 50 testate già interessate.
  • Ha ottenuto un investimento di 250 milioni di dollari, portando la valutazione a 3 miliardi di dollari.

Perplexity, il noto motore di ricerca basato sull’intelligenza artificiale, sta vivendo un periodo di crescita straordinaria. Nell’ultimo mese, la startup ha gestito ben 250 milioni di query, un numero impressionante se paragonato ai 500 milioni di richieste ricevute nell’intero anno precedente. Questa crescita esponenziale sottolinea la posizione di Perplexity come una delle applicazioni di intelligenza artificiale generativa in più rapida crescita, emersa dopo il lancio di ChatGPT di OpenAI nel novembre 2022.

La chiave del successo di Perplexity risiede nella sua capacità di sfruttare al meglio i dati più recenti disponibili sul web, andando oltre i limiti dei tradizionali modelli di addestramento. A differenza di altri sistemi di intelligenza artificiale, come ChatGPT, che si basano principalmente sui propri dataset, Perplexity è in grado di attingere costantemente alle informazioni più aggiornate presenti online, garantendo risposte sempre precise e pertinenti.

Le Critiche e le Risposte di Perplexity

Nonostante il successo, Perplexity ha dovuto affrontare critiche legate a presunte violazioni del copyright. Diversi editori hanno accusato la startup di aver utilizzato i loro contenuti senza autorizzazione per addestrare i propri modelli. Dmitry Shevelenko, chief business officer di Perplexity, ha dichiarato che l’azienda ha preso sul serio queste osservazioni. Ora Perplexity mostra le citazioni in modo più evidente e non riassume più i contenuti dei siti web.

Per rafforzare ulteriormente il rapporto con gli editori, Perplexity ha lanciato un innovativo programma di condivisione dei ricavi. Ben 50 testate hanno già manifestato interesse ad aderire a questa iniziativa, che garantirà loro una giusta remunerazione per i contenuti utilizzati dall’intelligenza artificiale. Questo programma rappresenta una prima assoluta nel suo genere e si basa sulla pubblicità che l’azienda intende far girare accanto alle query di ricerca sulla propria piattaforma.

Cosa ne pensi?
  • 👏 Perplexity sta davvero ridefinendo il mercato dell'AI......
  • 😡 Le accuse di copyright potrebbero affossare il loro successo......
  • 🤔 Il programma di revenue-sharing potrebbe cambiare tutto......

Il Modello di Business di Perplexity

Perplexity ha iniziato l’anno con 5 milioni di dollari di ricavi annualizzati e ora sta guadagnando più di 35 milioni di dollari sulla stessa base. La startup sta cambiando il suo modello di business passando dagli abbonamenti alla pubblicità, portandola in una competizione più diretta con Google, che domina l’industria degli annunci di ricerca da 300 miliardi di dollari.

Per alimentare la sua lotta contro rivali più grandi, Perplexity ha recentemente chiuso un nuovo investimento da 250 milioni di dollari da investitori tra cui il Vision Fund 2 di SoftBank, triplicando la sua valutazione da 1 miliardo di dollari ad aprile a 3 miliardi di dollari. I suoi investitori includono il produttore di chip AI Nvidia e il fondatore di Amazon Jeff Bezos, nonché diversi nomi di spicco dell’industria AI.

Accordi e Partnership Strategiche

Perplexity ha firmato accordi con Time, Der Spiegel e Fortune, tra gli altri. Tuttavia, prima di annunciare le sue recenti partnership con gli editori, a giugno è stata accusata di plagio da pubblicazioni come Forbes e Wired, che hanno criticato la riproduzione di storie senza chiara attribuzione e lo scraping di siti web che avevano esplicitamente bloccato i suoi crawler. Shevelenko ha riconosciuto le accuse e ha detto che l’azienda ha preso in considerazione le critiche. Perplexity ha successivamente apportato modifiche alla sua interfaccia utente per rendere più prominenti le citazioni e ha preso provvedimenti per garantire che le sue risposte non riassumano alcun sito web.

L’azienda spera di includere il maggior numero possibile di siti web nel suo programma di condivisione dei ricavi. “Perché Perplexity sia un prodotto utile sul web aperto, devono esserci buoni modelli di business per pubblicare fatti nuovi e aggiornati sul mondo,” ritiene Shevelenko. “Se vuoi allineare gli incentivi [con il giornalismo] a lungo termine, la condivisione dei ricavi è un modo più potente di farlo rispetto ai pagamenti una tantum, che è la strada intrapresa da OpenAI.”

Bullet Executive Summary

In conclusione, la straordinaria crescita di Perplexity nel panorama dell’intelligenza artificiale è un fenomeno che merita attenzione. La startup ha dimostrato una capacità unica di adattarsi e rispondere alle critiche, implementando un modello di business innovativo che potrebbe ridefinire il rapporto tra motori di ricerca AI e editori di contenuti. La condivisione dei ricavi rappresenta un passo avanti significativo verso un ecosistema digitale più equo e sostenibile.

Nozione base di SEO e social marketing: La rilevanza delle citazioni e dei link alle fonti originali non solo migliora la trasparenza e l’affidabilità delle informazioni, ma è anche un fattore cruciale per il posizionamento SEO. Assicurarsi che i contenuti siano correttamente attribuiti e linkati può aumentare significativamente il traffico organico e migliorare la reputazione online.

Nozione avanzata di SEO e social marketing: L’implementazione di un programma di revenue-sharing può incentivare gli editori a collaborare con piattaforme AI, creando un circolo virtuoso di contenuti di alta qualità e monetizzazione. Questo approccio non solo migliora la qualità delle risposte generate dall’AI, ma può anche aumentare l’engagement e la fidelizzazione degli utenti, portando a una crescita sostenibile a lungo termine.

La storia di Perplexity ci invita a riflettere su come l’innovazione tecnologica possa essere armonizzata con modelli di business etici e sostenibili, aprendo nuove opportunità per tutti gli attori coinvolti.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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