- Circa l'80% dei consumatori si affida a risultati zero-click nel 40% delle ricerche.
- Riduzione del traffico web organico tra il 15% e il 25% a causa dei riepiloghi generativi AI.
- ChatGPT ha registrato un incremento del traffico del 44% a novembre 2024.
L’impatto dell’intelligenza artificiale sulla ricerca online
L’intelligenza artificiale sta trasformando radicalmente il panorama delle ricerche online. Secondo un’indagine di Bain & Company, circa l’80% dei consumatori si affida a risultati “zero-click” in almeno il 40% delle proprie ricerche. Questo fenomeno ha portato a una riduzione del traffico web organico compresa tra il 15% e il 25%. Gli utenti, infatti, trovano spesso le risposte che cercano direttamente nei riepiloghi generativi forniti dall’AI, senza la necessità di visitare ulteriori siti per approfondire. Questo cambiamento sta riscrivendo le regole del gioco per i marketer digitali, che devono adattarsi a un nuovo contesto in cui l’ottimizzazione SEO tradizionale non è più sufficiente.
La crescente popolarità dei grandi modelli linguistici
L’emergere dei grandi modelli linguistici, fra cui spiccano ChatGPT e Perplexity, segna un cambiamento importante nel dominio delle ricerche online. In particolare, è notevole l’andamento positivo registrato da ChatGPT, che ha visto crescere il proprio traffico del 44% a novembre 2024.

Strategie per affrontare la perdita di clic
Bain & Company offre tre indicazioni chiave per fronteggiare la diminuzione dei clic derivante dai riepiloghi generativi dell’intelligenza artificiale. Innanzitutto, risulta cruciale ottimizzare i contenuti affinché siano adeguati alla scansione da parte dell’AI; ciò implica un adeguamento alle ricerche semantiche ed una particolare attenzione ai termini long-tail che esprimono forte intento informativo. In secondo luogo, diversificare i formati comunicativi si dimostra necessario: occorre andare oltre il semplice testo scritto incorporando video ed elementi interattivi per massimizzare la visibilità nell’ambito della ricerca condotta dall’intelligenza artificiale. Infine, le metriche tradizionali, storicamente ancorate ai soli clic, necessitano di una reinterpretazione; l’attenzione deve spostarsi sulla quantificazione delle impressioni ottenute dalle ricerche nonché sull’estensione della diffusione associata all’AI.
Un nuovo paradigma per il marketing digitale
L’sviluppo della ricerca online, alimentato dall’intelligenza artificiale, introduce una nuova fase nella disciplina del marketing digitale. È imperativo che i marketer si adattino a tale mutamento, riconoscendo che il concetto tradizionale di clic sta rapidamente divenendo obsoleto. Comprendere e utilizzare le trasformazioni apportate dalla ricerca AI diventa essenziale al fine di preservare la visibilità dei marchi e garantire un posizionamento strategico efficace. In questo contesto fluido, gli aspetti di creatività e innovazione emergono come elementi chiave per orientarsi con successo nell’arena digitale sempre più dinamica.
In termini di SEO e strategie sui social media, si rivela fondamentale dare priorità all’ottimizzazione dei contenuti secondo criteri semantici. Ciò implica una profonda comprensione dell’intento degli utenti accompagnata dalla produzione di materiali pertinenti capaci di rispondere adeguatamente alle loro necessità. Un ulteriore sviluppo consiste nell’integrazione delle tecnologie attraverso formati multimediali interattivi, mirati a suscitare interesse tra gli utenti ed elevare i livelli d’engagement. Esaminando tali temi, emerge con chiarezza l’importanza dell’adattamento e della creatività nell’innovazione, considerati requisiti fondamentali per gli operatori del marketing digitale. Nonostante la grandezza della sfida da affrontare, le prospettive offerte dall’intelligenza artificiale risultano decisamente affascinanti.