- L'UE accusa Google Search di favorire i propri servizi.
- Google Play accusato di commissioni alte e restrizioni.
- Il DMA causa una perdita del 30% per aziende europee.
Oggi, 20 marzo 2025, l’Unione Europea intensifica la sua azione contro le grandi aziende tecnologiche americane, con Google al centro delle contestazioni. La Commissione Europea ha espresso il parere preliminare che Alphabet, la società madre di Google, abbia violato il Digital Markets Act (DMA) in relazione a due servizi chiave: Google Search e Google Play.
Le accuse a Google Search
La Commissione Europea contesta a Google di favorire i propri servizi, come shopping, prenotazione di hotel, trasporti, risultati finanziari e sportivi, all’interno dei risultati di ricerca. Questo vantaggio si concretizzerebbe in un posizionamento più prominente, con sezioni dedicate e formati visivi migliorati, a discapito dei servizi offerti da terze parti. L’UE ritiene che tale pratica violi il principio di “trattamento trasparente, equo e non discriminatorio” imposto dal DMA.

Google si difende, sostenendo che ulteriori modifiche al suo motore di ricerca danneggerebbero imprese e consumatori europei, ostacolando l’innovazione e peggiorando la qualità dei prodotti. L’azienda afferma che la rimozione delle mappe dai risultati di ricerca, ad esempio, ha frustrato gli utenti e ridotto il traffico verso le aziende europee. Google sostiene che il suo ruolo è quello di proporre il risultato migliore, e che imporre pari opportunità a tutti i servizi snaturerebbe questa funzione.
Le contestazioni su Google Play
Un’altra area di contestazione riguarda Google Play, il marketplace di app di Google. La Commissione Europea accusa Google di impedire agli sviluppatori di app di indirizzare liberamente i consumatori verso canali alternativi per offerte migliori e di applicare commissioni eccessivamente alte sugli acquisti di beni e servizi digitali.
Google replica affermando che le commissioni sono necessarie per finanziare lo sviluppo continuo di Android e dei servizi Play, e che limitare la sua capacità di proteggere gli utenti da link ingannevoli o malevoli comprometterebbe la sicurezza della piattaforma. L’azienda sottolinea che, a differenza di iOS, Android offre agli sviluppatori la libertà di distribuire le proprie applicazioni, garantendo una maggiore scelta agli utenti.
Le conseguenze del DMA secondo Google
Google sostiene che il DMA sta ottenendo l’effetto opposto a quello desiderato, danneggiando le aziende europee e i consumatori. L’azienda afferma che le modifiche imposte dal DMA hanno già causato una perdita di traffico fino al 30% per le aziende europee, spingendo gli utenti a cercare soluzioni alternative meno intuitive.
La Commissione Europea ha ora informato Google delle sue conclusioni preliminari e Google ha la possibilità di difendersi, esaminando i documenti dell’indagine e rispondendo per iscritto. Se le opinioni preliminari della Commissione dovessero essere confermate, Google potrebbe essere multata.
*Implicazioni per il futuro del mercato digitale
La battaglia tra l’UE e Google solleva interrogativi fondamentali sul futuro del mercato digitale. L’UE mira a garantire una concorrenza leale e a proteggere i consumatori, mentre Google difende il suo modello di business e la sua capacità di innovare. L’esito di questa disputa potrebbe avere un impatto significativo sul modo in cui le aziende tecnologiche operano in Europa e nel mondo. La decisione finale della Commissione Europea potrebbe ridefinire le regole del gioco per i gatekeeper digitali, influenzando il modo in cui i servizi vengono offerti e promossi online.
La vicenda in esame offre spunti di riflessione cruciali per chi opera nel SEO e nel social marketing.
Nozioni base di SEO e Social Marketing: È fondamentale comprendere come i motori di ricerca presentano i risultati. L’ottimizzazione per la ricerca organica (SEO) e la comprensione degli algoritmi dei social media sono essenziali per garantire visibilità.
Nozioni avanzate di SEO e Social Marketing*: In un contesto di regolamentazione come il DMA, diventa cruciale diversificare le strategie di marketing. Non dipendere esclusivamente dai canali controllati dai gatekeeper, ma investire in canali proprietari (siti web, newsletter) e strategie di marketing multicanale.
Riflessione personale: In un mondo sempre più regolamentato, la capacità di adattamento e l’innovazione diventano le chiavi per il successo nel marketing digitale. Non si tratta solo di seguire le regole, ma di anticipare i cambiamenti e trovare nuove opportunità per raggiungere il pubblico.