- La richiesta di risarcimento supera i 7 miliardi di sterline, riflettendo le presunte pratiche anticoncorrenziali di Google.
- Google è accusato di aver imposto vincoli ai produttori di dispositivi, obbligandoli a installare Google Search e Google Chrome.
- L'accordo di revenue sharing con Apple ha consolidato Google come motore di ricerca predefinito su Safari.
Il recente riconoscimento dello stato di class action da parte del Competition Appeal Tribunal (CAT) del Regno Unito segna un momento cruciale nella battaglia legale contro Google. La denuncia, presentata da un difensore dei diritti dei consumatori, accusa l’azienda di Mountain View di aver abusato della sua posizione dominante nel mercato della ricerca online. La richiesta di risarcimento supera i 7 miliardi di sterline, una cifra che riflette l’entità delle presunte pratiche anticoncorrenziali.
Il caso ha origine nel settembre 2023, quando la denuncia è stata formalmente presentata. Nonostante i tentativi di Google di far archiviare il caso, sia il tribunale di primo grado che quello di appello hanno respinto tali richieste, aprendo la strada a un processo che potrebbe avere ripercussioni significative per il colosso tecnologico.
Accordi e Vincoli: Le Accuse Specifiche
Le accuse mosse contro Google sono molteplici e complesse. Tra queste, spicca l’imposizione di vincoli ai produttori di dispositivi, obbligati a installare Google Search e Google Chrome per ottenere la licenza del Google Play Store. Questa pratica, secondo i denuncianti, limita la concorrenza e rafforza il monopolio di Google nel settore della ricerca online.
Un altro punto critico riguarda l’accordo di revenue sharing con Apple, che ha visto Google diventare il motore di ricerca predefinito su Safari. Questo accordo, secondo i critici, ha ulteriormente consolidato la posizione di Google, riducendo le opportunità per i concorrenti di guadagnare visibilità e quote di mercato.
Infine, l’accusa di aver imposto prezzi più alti agli inserzionisti, con costi trasferiti ai consumatori, rappresenta un ulteriore elemento di contestazione. Se il tribunale dovesse dare ragione ai consumatori, la somma di 7,3 miliardi di sterline verrebbe distribuita tra tutti i residenti nel Regno Unito di età superiore ai 16 anni, in un’azione legale di tipo opt-out.
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La Difesa di Google e le Implicazioni Globali
Google, dal canto suo, ha definito il caso come speculativo e opportunistico. Un avvocato dell’azienda ha sottolineato che gli utenti scelgono Google per la sua utilità, non per mancanza di alternative. Tuttavia, le implicazioni della causa vanno oltre i confini del Regno Unito. Negli Stati Uniti, il Dipartimento di Giustizia ha già chiesto la vendita di Chrome per ripristinare la concorrenza nel mercato dei motori di ricerca, segnalando una crescente attenzione globale verso le pratiche commerciali di Google.
Conclusioni e Prospettive Future
Questa vicenda legale contro Google rappresenta un caso emblematico nel contesto delle moderne dinamiche di mercato e delle normative antitrust. La questione centrale riguarda l’equilibrio tra innovazione e concorrenza, un tema che continua a suscitare dibattiti accesi tra esperti e regolatori. La decisione finale del tribunale potrebbe avere un impatto duraturo non solo su Google, ma sull’intero settore tecnologico, influenzando le future strategie di mercato e le politiche regolatorie.
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