Google sotto attacco: il dipartimento di giustizia avvia smantellamento storico

Il giudice Amit Mehta accusa Google di monopolio illegale, aprendo la strada a uno smantellamento forzato simile a quello di AT&T negli anni '80.
  • Google potrebbe essere smantellato, con unità come Chrome e Android a rischio di dismissione.
  • Il giudice Amit Mehta ha accusato Google di monopolio illegale, citando pagamenti fino a 26 miliardi di dollari per mantenere il suo motore di ricerca predefinito.
  • Google dovrà affrontare un'appello e una possibile vendita forzata di Google Ads per ristabilire la concorrenza.

Il panorama tecnologico globale è stato scosso da recenti sviluppi che vedono Google al centro di un’indagine del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti. La situazione ricorda il caso di Microsoft di vent’anni fa, quando la compagnia rischiava di essere frammentata per mantenere un livello accettabile di concorrenza. Il giudice Amit Mehta ha recentemente sentenziato che Google ha monopolizzato illegalmente il mercato degli annunci e della ricerca online, pagando fino a 26 miliardi di dollari per assicurarsi che il suo motore di ricerca fosse predefinito sui dispositivi e nei browser web.

Il colosso di Mountain View ha annunciato che ricorrerà in appello, ma la Corte ha già imposto di avviare una “seconda fase” per ristabilire l’equilibrio nella concorrenza. Questo potrebbe portare a uno smantellamento forzato di Google, il più grande dai tempi di AT&T negli anni ’80. Le unità che potrebbero essere dismesse includono Chrome e Android, e si sta considerando anche una vendita forzata di Google Ads. Un’altra ipotesi è l’obbligo per Google di condividere più dati con motori di ricerca concorrenti come DuckDuckGo e Bing, accompagnato da misure per mantenere una concorrenza equilibrata nel campo dell’intelligenza artificiale.

Google e la nuova schermata di consenso dei cookie in Europa

In Europa, Google ha dovuto affrontare un’altra sfida significativa: la modifica della schermata di consenso dei cookie. A seguito di una multa di 150 milioni di euro comminata dal Garante francese per la tutela dei dati personali (CNIL), Google ha deciso di introdurre un pulsante per rifiutare tutti i cookie, oltre a quello per accettarli. Questa modifica sarà estesa a tutta Europa, Regno Unito e Svizzera nei prossimi mesi.

La nuova schermata di consenso sarà visibile a chiunque visiti le pagine di Google Search o YouTube, anche senza essere connessi all’account Google o in modalità incognito. Saranno disponibili pulsanti identici per “Rifiuta tutto” e “Accetta tutto” sulla prima schermata, con la possibilità di personalizzare ulteriormente le scelte tramite il pulsante “Altre opzioni”. Questa modifica è stata necessaria perché, secondo il CNIL, i passaggi per rifiutare i cookie erano superiori rispetto a quelli per accettarli, violando così i diritti degli utenti.

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  • 👍 Ottima mossa del Dipartimento di Giustizia per garantire... ...
  • 👎 Google sta affrontando un futuro incerto e problematico se... ...
  • 🔍 Un punto di vista alternativo potrebbe considerare come la frammentazione di Google... ...

Il rinvio della rimozione dei cookie di terze parti al 2025

Google ha recentemente annunciato il terzo rinvio della rimozione dei cookie di terze parti nel browser Chrome, spostando la scadenza al 2025. Questo ritardo è dovuto alle preoccupazioni tecniche sollevate dalla Competition and Markets Authority (CMA) del Regno Unito, secondo cui la rimozione avrebbe favorito troppo Google Ads. Google ha riconosciuto di non essere in grado di rispettare la scadenza prefissata per l’introduzione della sua alternativa ai cookie di terze parti, Privacy Sandbox.

Privacy Sandbox è una raccolta di tecnologie progettate per proteggere la privacy dei consumatori, consentendo al contempo alle aziende di fare pubblicità con successo. Tuttavia, il percorso non è stato semplice. A gennaio, Google ha sperimentato l’eliminazione graduale dei cookie per l’1% degli utenti di Chrome, ma diverse società adtech hanno criticato la nuova tecnologia, affermando che non compensa adeguatamente le funzionalità perse a causa dei cookie. Inoltre, Google deve ottenere l’approvazione della CMA del Regno Unito prima di procedere con la rimozione definitiva.

Google nel fuoco incrociato dei regolatori

Google si trova in una situazione complessa, con le autorità antitrust britanniche e le autorità di regolamentazione della privacy di tutto il mondo che monitorano attentamente le sue mosse. Le autorità antitrust sostengono che l’eliminazione dei cookie di terze parti potrebbe rendere ancora più monolitica la piattaforma di annunci di ricerca di Google, mentre le autorità di regolamentazione della privacy ritengono che i cookie di terze parti privino i consumatori del diritto alla privacy.

Le critiche dell’Interactive Advertising Bureau (IAB) si aggiungono alle difficoltà di Google. L’IAB ha criticato la Privacy Sandbox, definendola una soluzione costosa e poco funzionale. Le funzionalità come la creazione di pubblici simili e il supporto cross-device, che consentono di tracciare un individuo che cambia dispositivo durante la navigazione, sono state particolarmente criticate.

Bullet Executive Summary

In un panorama tecnologico in continua evoluzione, Google si trova a dover affrontare sfide significative sia negli Stati Uniti che in Europa. Le indagini del Dipartimento di Giustizia e le sanzioni del Garante francese per la tutela dei dati personali evidenziano la necessità di un equilibrio tra innovazione e concorrenza leale. La questione dei cookie di terze parti e l’introduzione di Privacy Sandbox rappresentano ulteriori sfide per il colosso di Mountain View.

Una nozione base di SEO e social marketing correlata al tema principale dell’articolo è l’importanza della trasparenza e della fiducia degli utenti. Le modifiche alla schermata di consenso dei cookie e l’eliminazione graduale dei cookie di terze parti sono passi cruciali per garantire che gli utenti si sentano sicuri e rispettati. La fiducia degli utenti è fondamentale per il successo a lungo termine di qualsiasi strategia di SEO e social marketing.

Una nozione avanzata di SEO e social marketing è l’importanza di adattarsi rapidamente ai cambiamenti normativi e tecnologici. Le aziende devono essere pronte a modificare le loro strategie in risposta a nuove leggi e regolamenti, come dimostrato dalle recenti sfide affrontate da Google. L’adozione di tecnologie come la Privacy Sandbox può offrire nuove opportunità per raggiungere il pubblico in modo etico e conforme alle normative, garantendo al contempo un vantaggio competitivo nel mercato.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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