Motorola sfida Google: Perplexity AI al posto di Gemini?

Motorola integra Perplexity ai nei suoi nuovi smartphone, sfidando il dominio di Google Gemini e aprendo nuove prospettive per l'intelligenza artificiale mobile. Scopriamo i dettagli dell'accordo e le implicazioni per il futuro del mercato.
  • Motorola integra Perplexity AI nei Razr 60 per sfidare Google Gemini.
  • Google ostacola l'accordo, vincoli contrattuali come "pistola alla tempia".
  • Perplexity valutata 9 miliardi di dollari, punta a Samsung.
  • Gemini ha 35 milioni utenti attivi giornalieri globalmente.
  • Motorola: ricavi smartphone premium aumentati di dieci volte.
  • Accesso gratuito per tre mesi a Perplexity Pro.

Il panorama Android è in fermento, testimone di una fusione che promette di scuotere le fondamenta dell’intelligenza artificiale mobile. In questo contesto, Motorola ha siglato una partnership strategica con Perplexity, il rinomato motore di ricerca basato sull’IA, con l’obiettivo di integrarne le funzionalità nei suoi più recenti smartphone pieghevoli, i Razr 60 e 60 Ultra, e nell’innovativo Edge 60. Questa mossa rappresenta senza dubbio una svolta decisiva, che mira a ridurre la presa salda di Google e della sua intelligenza artificiale Gemini sul mercato dei dispositivi Android.

Un accordo storico, ostacolato da Google

L’annuncio è avvenuto durante la presentazione dei nuovi modelli Motorola a New York, con la presenza del CEO di Perplexity, Aravind Srinivas. L’app di Perplexity sarà preinstallata sui dispositivi e attivata attraverso la funzione “Next Move” di Moto AI, ideata per anticipare le necessità dell’utenza.

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Tuttavia, le ambizioni dell’accordo erano ancora più grandi. Bloomberg ha riportato che Google ha impedito a Motorola di eleggere Perplexity come assistente IA predefinito al posto di Gemini. Dmitry Shevelenko, Chief Business Officer di Perplexity AI, ha equiparato i vincoli contrattuali imposti da Google a “una pistola puntata alla tempia“, evidenziando l’impotenza dei produttori, che si vedono costretti a rispettare gli accordi per non incorrere in significative perdite economiche, nonostante il desiderio di cambiare l’assistente predefinito.

Queste indiscrezioni sono venute alla luce durante le udienze del Dipartimento di Giustizia statunitense nel processo antitrust contro Google, che ha accertato come la società abbia mantenuto illegalmente il monopolio sulla ricerca attraverso accordi predefiniti con fabbricanti di telefoni, fornitori di servizi telefonici e browser.

Perplexity all’attacco: Samsung nel mirino

Nonostante le difficoltà, Perplexity non demorde. L’azienda ha stipulato un accordo per la preinstallazione della sua app con Motorola ed è in trattativa con altri partner Android, tra cui Samsung. Shevelenko dedica circa il 75% del suo tempo alla negoziazione con operatori e produttori di smartphone, definendo il processo per sostituire manualmente Gemini con Perplexity come “un percorso a ostacoli“.

La startup, fondata solo tre anni fa con l’intento di sfidare Google nel campo delle ricerche online, ha una valutazione di 9 miliardi di dollari e potrebbe presto raddoppiare il suo valore grazie a un nuovo finanziamento da 1 miliardo. Di recente, Perplexity ha espresso interesse nell’acquisizione di TikTok negli Stati Uniti e, ancora più di recente, di Chrome, nel caso in cui Google fosse obbligata a cedere il browser a seguito del processo antitrust in corso.
Durante il processo, sono emersi dati interessanti su Gemini, che conta 35 milioni di utenti attivi giornalieri e 350 milioni di utenti attivi mensili nel mondo.

Motorola Razr 60 e Edge 60: design e innovazione

Motorola punta su design e innovazione, soprattutto nel segmento dei pieghevoli. Sergio Buniac, presidente di Motorola, ha dichiarato che l’azienda è il brand produttore di smartphone in più rapida crescita a livello globale, con un aumento di dieci volte dei ricavi generati dagli smartphone di fascia premium negli ultimi quattro anni.
La partnership con Perplexity AI rappresenta un passo significativo per differenziare l’offerta di intelligenza artificiale di Motorola. In aggiunta a Moto AI, i nuovi modelli Razr ed Edge beneficeranno di Gemini di Google, Llama di Meta, Copilot di Microsoft e, naturalmente, Perplexity AI.

Srinivas ha promesso che Perplexity non si limiterà a rispondere alle domande, ma sarà in grado di eseguire azioni come prenotare un Uber o inviare via email una ricerca. Gli utilizzatori di Motorola potranno usufruire di Perplexity direttamente tramite Moto AI, scrivendo “Ask Perplexity” nella barra di ricerca, oppure analizzando il contenuto visualizzato sullo schermo, in maniera contestuale, grazie alla funzionalità Next Move. Il lancio dei recenti modelli Razr 60 e Edge 60 porta con sé l’opportunità di accedere per tre mesi gratuitamente a Perplexity Pro, il servizio di abbonamento che amplia le possibilità di ricerca.

In aggiunta, la gamma attuale di Motorola si arricchisce anche dei dispositivi Edge 60 Fusion, Edge 60 e Edge 60 Pro. Questi smartphone non solo presentano una forma curvata ma garantiscono anche una protezione avanzata contro acqua e polvere, conformandosi a specifiche normative militari riguardanti la durabilità.

Quale futuro per l’IA mobile?

La recentissima intesa tra Motorola e Perplexity segna un punto di svolta significativo nella lotta contro il predominio che Google esercita nel campo dell’intelligenza artificiale applicata ai dispositivi mobili. Questa cooperazione potrebbe introdurre nuovi orizzonti per gli utenti Android, ampliando le possibilità di scelta e favorendo una maggiore personalizzazione delle esperienze digitali.

Tale strategia adottata da Motorola ha il potenziale di incoraggiare altri costruttori a considerare alleanze analoghe, con l’effetto complessivo di favorire la creazione di un ambiente tecnologico più variegato e competitivo. Sarà interessante osservare se Google saprà conservare il suo monopolio o dovrà affrontare avversari sempre più determinati nel panorama del settore.

Riflessioni SEO: Oltre la Ricerca, Verso l’Esperienza Utente

Amici lettori, questa vicenda ci offre spunti interessanti per riflettere sul futuro della SEO. Non si tratta più solo di scalare le SERP, ma di offrire un’esperienza utente completa e integrata.
Una nozione base di SEO che si applica qui è l’importanza delle keyword. In questo caso, “Perplexity AI”, “Motorola Razr 60”, “Google Gemini” sono parole chiave fondamentali per intercettare l’interesse degli utenti.
A livello avanzato, dobbiamo considerare l’entity optimization. Google non cerca solo parole chiave, ma comprende le entità e le relazioni tra di esse. Ottimizzare i contenuti per le entità “Perplexity”, “Motorola” e “Google” significa fornire informazioni complete e contestualizzate, che rispondano alle domande degli utenti in modo esaustivo.

La riflessione finale è questa: la SEO del futuro sarà sempre più incentrata sull’utente e sulla sua esperienza. Non basta essere primi nei risultati di ricerca, bisogna offrire un valore aggiunto che fidelizzi l’utente e lo trasformi in un cliente soddisfatto. E voi, cosa ne pensate?


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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